I tre strumenti che abbiamo rendere più umana e meno diseguale la globalizzazione
La race-to-the-bottom produce vincenti e perdenti. I vincenti sono i consumatori, i proprietari di beni capitali e ricchezze che vedono crescere il loro valore reale. I perdenti sono i lavoratori poco specializzati, le classi medie e più deboli e le amministrazioni locali che vedono erosa la base fiscale necessaria per fornire quei servizi pubblici essenziali (tra cui salute ed istruzione) fondamentali per il benessere dei loro cittadini.
La via per raddrizzare gli aspetti negativi della globalizzazione non può che essere fiscale (la politica monetaria sta già facendo il massimo) e passa attraverso tre nuove fondamentali tasse: la Border Carbon Tax, la Web tax e la Dignity of Labour Tax.
di Leonardo Becchetti
Value is not just price
Economics is to be seen as a values-based term, making it an ethical construct and not just an objective fact
Short version of Value theory here
Costruiamo una nuova economia
La lettera che papa Francesco ha inviato oggi convocando giovani economisti e imprenditori ad Assisi per costruire una nuova economia rappresenta un passo molto importante per cercare di generare un vero cambiamento e va ben oltre l’esortazione morale
In cosa consiste ?
Il punto centrale è quello che sottolinea, a partire dalla riflessione della Laudato Si, che
“la salvaguardia dell’ambiente non può essere disgiunta dalla giustizia verso i poveri e dalla soluzione dei problemi strutturali dell’economia mondiale. Occorre pertanto correggere i modelli di crescita incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente, l’accoglienza della vita, la cura della famiglia, l’equità sociale, la dignità dei lavoratori, i diritti delle generazioni future”
Purtroppo constata il papa
“resta ancora inascoltato l’appello a prendere coscienza della gravità dei problemi e soprattutto a mettere in atto un modello economico nuovo, frutto di una cultura della comunione, basato sulla fraternità e sull’equità”
Quello che si propone dunque è
“un “patto” comune, un processo di cambiamento globale che veda in comunione di intenti non solo quanti hanno il dono della fede, ma tutti gli uomini di buona volontà, al di là delle differenze di credo e di nazionalità, uniti da un ideale di fraternità attento soprattutto ai poveri e agli esclusi. Invito ciascuno di voi ad essere protagonista di questo patto, facendosi carico di un impegno individuale e collettivo per coltivare insieme il sogno di un nuovo umanesimo rispondente alle attese dell’uomo e al disegno di Dio”